AL FIANCO DI CHI TUTTI I GIORNI SERVE IL POPOLO
Fondazione “Giorgio Castelli” e la collaborazione con l’arma dei Carabinieri.
Dallo sport alla collaborazione con le forze dell’ordine, per rendere sempre più efficace e capillare l’azione di diffusione della cultura dell’emergenza, da sempre alla base della missione della Fondazione Giorgio Castelli, l’Onlus romana che dal 2006 promuove sul territorio nazionale corsi gratuiti di formazione all’uso del defibrillatore e delle manovre di rianimazione cardiopolmonare per operatori non sanitari.
Una sessione di addestramento “in trasferta” per la squadra di formatori di Vincenzo Castelli, medico ospedaliero e fondatore e presidente della Fondazione. Sono stati infatti i Carabinieri del Circolo Ufficiali “Tevere” di Via dei Campi Sportivi ad ospitare il corso che ha consegnato gli attestati di qualifica a circa trenta partecipanti, tra il personale civile del Circolo e alcuni esponenti dell’Arma.
“E’ una collaborazione – spiega Castelli – che vede l’Arma dei Carabinieri, grazie alla sensibilità del Generale Vito Ferrara, in prima fila nella diffusione delle pratiche che, unite alla defibrillazione precoce, permettono anche ad un comune cittadino, di essere in grado di salvare una vita. Sono oltre cinquecento gli Allievi Carabinieri che negli ultimi tre anni sono diventati operatori BLSD. Ed oggi, e questo ci fa enormemente piacere, anche i loro famigliari hanno voluto seguire le stesse orme.”
Un’opera straordinaria, quella della Fondazione Castelli, basata sul concetto più puro di Volontariato. Nata nell’ambito strettamente familiare, oggi la Fondazione Castelli, che conta circa trenta istruttori BLSD, è una delle realtà più importanti della penisola, nel campo della diffusione dei defibrillatori, con oltre 400 apparecchi donati a scuole, società sportive, oratori, circoli sportivi e, soprattutto, con 15.000 persone formate, principalmente non medici o operatori sanitari.
“La richiesta dei Carabinieri – prosegue il Dott. Castelli – ci fa particolarmente piacere perché i militari dell’Arma sono i primi, per forza di cose, ad intervenire in luoghi e situazioni dove c’è un’alta possibilità di trovarsi di fronte ad un caso dove mettere in pratica quello che abbiamo insegnato, può fare la differenza tra sopravvivere o no.
Si unisce così la presenza capillare sul territorio da parte dell’Arma, alla diffusione di una cultura che dovrebbe far parte del patrimonio di ogni cittadino.”
Vincenzo Castelli era accompagnato dal suo staff di istruttori, alcuni di loro operatori sanitari e altri, invece, persone comuni, impiegati, pensionati, studenti, professionisti, che hanno iniziato questo percorso spinti dalla voglia di mettere a disposizione il proprio impegno e la propria disponibilità per il successo della causa, collaborando con la Fondazione.
“Non collaboratori, ma grandi amici e splendide persone – conclude Castelli – che spesso tolgono tempo alle famiglie e al riposo dopo il lavoro, per dedicarsi agli altri. Di loro posso solo dire, usando le parole del Presidente Mattarella, che sono gli autentici eroi dei nostri giorni.”